Articolo su Freeway

Siamo stati intervistati da Ettore Puglisi di Freeway!
Ecco l'articolo comparso sul numero di febbraio della storica rivista custom.



Siamo andati a trovare i Motokadnazzen, gruppo storico della scena italiana e bolognese in particolare. Il 2009 li vedrà festeggiare i 25 anni di vita on the road e a noi è sembrato un ottimo motivo per andare a conoscerli più da vicino.

- Presentati ai nostri lettori e raccontaci del gruppo.

Sono Pino, ho 43 anni, e sono il presidente dei Motokadnazzen, carica che ricopro quasi ininterrottamente dal 1994.

II nostro club nasce a Bologna nel 1984 da una costola di un vecchio moto club in seguito a una polemica con l'FMI, che, tra le altre cose, stimolò la nascita delle Giacche Blu d'Italia di cui anche noi fummo promotori. Erano anni di grandi fermenti nell'ambiente e parecchi gruppi presero vita in brevissimo tempo, come i Road Runner e i Custom Cremona.

I fondatori del club cercarono di formare qualcosa di diverso da quello che allora era il "paludato ambiente" della federazione. Partecipare ai primi raduni all'estero, dove si respirava un'altra atmosfera, fu la spinta.

Così tra una birra ed un "cazzeggio" decisero di interpellare nientemeno che Bonvi in persona (sempre reperibile nel suo"ufficio"al Roxy Bar, in centro a Bologna) che seduta stante disegnò il logo. Anche il nome è un omaggio al linguaggio delle sue Sturmtruppen, non essendo altro che Ia tedeschizzazione del bolognese "cadnazz" (catenaccio) che nello slang dei vecchi motociclisti nostrani rappresentava le moto rumorose ed un po' male in arnese.

- Una volta fondato il gruppo che tipo di "spirito" si é cercato di infondere?

Nel corso degli anni il club ha cercato di darsi una struttura che gli permettesse di cambiare con i tempi che mutavano, mantenendo Io spirito di “famiglia allargata”. Non interpretiamo lo stare insieme solo come pretesto per andare a divertirsi in moto, ma si è cercato di cementare più in profondità il tutto.

II club è sempre presente nella vita di ognuno di noi, nelle belle cose e nelle brutte. Se hai una cosa bella da festeggiare lo fai col club, se ti capita una sfiga, il club ti sta vicino e, quando è servito, e ce n’è stata Ia possibilità, anche economicamente. Amici, donne e lavoro, purtroppo, ci possono essere o non essere... il club noi lo scegliamo e Io facciamo noi e, finché lo vogliamo, c’è. Detta così sembrerà retorica, ma spero di rendere l’idea.

- Quali party, feste o eventi vi caratterizzano?

Da anni organizziamo una serie di eventi come il Winter Fuck, "festicciola" con cui si manda a quel paese l'inverno, o il Party dei Catenacci, giunto alla decima edizione, e ancora il Goodbye Summer, festa di fine stagione.

Piccole cose se paragonate alle organizzazioni di mega raduni, ma che speriamo abbiano conservato lo spirito delle feste dove si va per trovare degli amici e non "per esserci”. Continuiamo a non far pagare biglietti d'ingresso e quando le finanze ce lo permettono offriamo anche un "goccetto" all'ingresso, perchè ci sembra più carino che "spillare" subito soldi... Detto senza malizia, ovviamente, ogni gruppo sa le spese che deve affrontare e magari deve far quadrare i conti!

La filosofia che ci muove nell’organizzare le cose è presto detta: tutte le settimane andiamo a divertirci a casa d'altri, ogni tanto lavoriamo noi per farli divertire.

Altra iniziativa particolare e l'Andreas Wake, la veglia di Andrea, una serata molto intima in cui ci si trovava a festeggiare come avrebbe voluto il nostro "fratello" scomparso qualche anno fa in un incidente. Purtroppo da quest’anno diventerà Ia Deads Wake essendosi verificata Ia dipartita di un nostro carissimo amico e assiduo collaboratore esterno, da tutti conosciuto come Geppetto.

- Qualche nota di colore della lunga storia del gruppo?

Ce ne sono eccome. Ad esempio, un conoscente, spulciando su eBay scova e ci regala un fumetto del 1987 che parla di noi e di cui eravamo all'oscuro. Ci siamo anche visti protagonisti di una Tesi di Laurea dell'università di Bologna dal titolo: "Motokadnazzen: organizzazione, storia e identità di un movimento biker italiano”. Ti lascio immaginare...

- Al momento come é composto il gruppo?

Il gruppo vero e proprio e composto da sei membri effettivi più due prospect; attorno a questo nucleo ruotano un certo numero di amici che non si risparmiano nell’aiutarci e permetterci di portare avanti le nostre iniziative.

- Con che spirito vi avvicinate al 25° compleanno?

Con umiltà e orgoglio. Senza farci chissà che "viaggio”, siamo ovviamente orgogliosi di aver portato il Club fino qua, rispettati e bene accolti in ogni luogo! Consapevoli di essere un piccolo Club, ma con la soddisfazione di sapere che abbiamo rappresentato, e ancora rappresentiamo, una pagina significativa della storia biker quantomeno emiliana.




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