Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto un grosso Club motociclistico internazionale, leggiamo con rammarico il pressappochismo e l’estrema superficialità con cui vengono trattate queste notizie anche da alcuni blasonati giornali nazionali.
Nella fattispecie ci riferiamo all’articolo apparso sulla Stampa del 13 giugno dal titolo “Guerrieri padani del mito americano”, a firma di Massimo Numa, in cui si fa riferimento ad una dozzina di Club e Associazioni che sarebbero, citiamo testualmente, fratelli assorbiti o federati, del Motorcycle Club in questione.
Si traccia anche un palese parallelismo tra presunti reati dei Motorcycle Club e Gruppi a loro affiliati.
Affermazione che ha del comico, comprendendo tra l’altro Club già chiusi da anni o assolutamente inesistenti. E tra quelli esistenti, sono citati Club diversissimi per estrazione di provenienza e filosofia di vita.
Ma tant’è, la faciloneria tipica con cui si fa di tutta l’erba un fascio, accomuna esperienze e percorsi completamente diversi, senza curarsi minimamente di verificare le fonti e appurare se quello che si sta dicendo sia fondato o meno.
Se dovessimo applicare lo stesso metro, dovremmo pensare che essendo Torino una città famosa per le sue sette sataniche forse che tutti gli abitanti son satanisti? O forse che l’Avvocato recandosi tutte le domeniche allo stadio, facesse automaticamente parte degli Ultras? O peggio, fosse stato un Ultràs Satanista?
Diffidiamo pertanto “la Stampa” dall’utilizzare impropriamente il nostro nome accostandolo ad avvenimenti di cronaca nera ai quali siamo assolutamente estranei.
In ogni caso ci riserviamo di valutare le eventuali azioni legali da intraprendere per salvaguardare il buon nome della nostra associazione.
Motokadnazzen Bologna 1984
19/06/2009
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